Mentre proseguono le polemiche legate al crollo all'interno del sito archeologico più famoso al mondo, quello di Pompei, i musei italiani si preparano per il 12 novembre ad un evento senza precedenti: una serrata per protestare contro i tagli previsti dalla manovra finanziaria. L'idea dello sciopero, lanciata da un assessore del Comune di Roma, ha trovato l'appoggio dell'Anci e di Federcultura, oltre che del FAI, che per un giorno chiuderà i suoi beni in tutta Italia.
Milano invece ha deciso di dissociarsi da questa protesta e di organizzare, per la stessa data, un'iniziativa diversa che pur avendo lo stesso nome dello sciopero - Porte Chiuse, Luci Accese sulla Cultura - è molto diversa nella forma. L'assessore Finazzer Flory, infatti, ha deciso - non senza polemiche politiche - di tenere aperti tutti i musei comunali e di consentire ai cittadini di visitarli gratuitamente. Grazie al supporto di 400 volontari, il 12 saranno novembre saranno aperti la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, la chiesa di Sant’Antonio Abate, il parco dell’Anfiteatro romano, il Museo studio dello scultore Francesco Messina, la Casa museo Boschi Di Stefano, la cripta di San Giovanni in Conca, Palazzo Litta e i resti del Mausoleo Imperiale di San Vittore al Corpo.
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